Giuseppe Poli, medico e giocatore di scacchi, ci ha prematuramente lasciati.
A lui, rivolgo oggi, nel giorno del suo funerale, il mio pensiero triste.
Non ho mai saputo molto della sua vita personale, del suo lavoro e dei suoi sentimenti privati, ché era persona riservata. Apparentemente era solitario, un po’ chiuso, ma quando solo accennava ai suoi parenti e a suo nipote in Toscana, la voce si addolciva e si coglieva l’affetto che aveva per loro. E il suo commento ai Campionati Italiani a squadre vittoriosi, con la sua dedica finale, non può che sorgere da un animo sensibile: “… Dieci anni, sono anche dieci anni di vita quotidiana in cui si alternano momenti belli e momenti decisamente brutti e, dato che nel nostro gioco la concentrazione e serenità è fondamentale, inevitabilmente il nostro rendimento risente di questa alternanza. Nel gioco a squadre, nello spirito di unità che si è ………………..
di Renato Emanuelli Simoncini
Match amichevole a squadre nazionali: Italia – Germania, superate le 50...